UE. Piani per l'energia
È la versione local del protocollo di Kyoto. Risparmio energetico, riduzioni delle emissioni nocive, sostenibilità, competitività, ambiente pulito, incentivi alle imprese “verdi”, posti di lavoro: anche i Comuni, nel loro piccolo, se uniti e organizzati, possono dare un contributo importante e usufruire delle risorse dell'Unione europea per raggiungere i risultati fissati. Dopo il Pacchetto su clima ed energia del 2008, Bruxelles ha lanciato il “Patto dei sindaci”, perché i governi locali hanno «un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l'80 per cento dei consumi energetici e delle emissioni di Co2 è associato alle attività urbane».
Ieri all'ex Convento dei cappuccini si sono incontrati i primi cittadini di Quartu (Comune capofila), Maracalagonis, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro e Sinnai, per esaminare una prima bozza della partnership tra amministrazioni. Mentre il commissario della Bce, Antonello Pezzini, ha illustrato il funzionamento degli strumenti finanziari e le possibilità di accesso ai fondi comunitari disponibili. «Un passo importante», spiega Mauro Contini, «perché consente ai piccoli centri di accedere ai finanziamenti della banca europea e perché l'associazione è una vera e propria struttura di supporto tecnico nella predisposizione dei Piani di azione per l'Energia sostenibile (Paes). Cioè gli strumenti che prevedono una serie di azioni per raggiungere il traguardo del 20 per cento nella riduzione delle emissioni. Noi siamo molto avanti nel procedimento, abbiamo già predisposto il Piano, concentrato sugli interventi per la riduzione delle dispersioni e dei consumi energetici negli edifici pubblici, come uffici e scuole».
Il prossimo incontro è il 25 ottobre. Obiettivo: raccogliere le osservazioni sulla bozza di convenzione e illustrare lo stato d'avanzamento dei “Paes” di ciascun comune. (cr. co.)