Comune di Selargius

La Sinistra candida Pabis

Da L'Unione Sarda di venerdì 11 maggio 2012

SELARGIUS. Rossomori, Rifondazione e Comunisti insieme alle associazioni

Una lista civica contro Cappai (Udc) e Corda (Pd)

Antonello Pabis, ex impiegato comunale, attore di teatro e impegnato nel sociale: «No ai pateracchi con ex fascisti e Cappai è stato fallimentare per la città».

Non solo Rita Corda contro Gianfranco Cappai. C'è un nome nuovo il lizza per la carica di sindaco di Selargius: è Antonello Pabis. A sostenerlo una lista civica espressione di associazioni, movimenti culturali e delle sezioni cittadine dei Rossomori e della Federazione della Sinistra.

La notizia è stata confermata ieri in tarda serata dallo stesso diretto interessato: «Sì, ho appena formato tutti i documenti», sorride Pabis.

LA SCHEDA Chi è il terzo candidato sindaco di Selargius? Sessantacinque anni, ex impiegato comunale «per ventitrè anni proprio nel Municipio di Selargius», da sempre «militante a sinistra, pur non avendo nessuna tessera di partito», oggi è presidente dell'Associazione Sarda contro le Emarginazioni (Asce) e «attore teatrale a tempo pieno con la cooperativa Sirio», una costola del Sardegna.

È una campagna elettorale movimentata quella che si sta vivendo a Selargius in queste settimane. Domani scade il termine per la presentazione delle liste e in extremis la sinistra ha deciso di non sostenere più Rita Corda, candidato sindaco del Pd scelto attraverso le primarie. «A Selargius s'è fatto un pateracchio, troppa cagnara», dichiara Pabis, «c'è bisogno di chiarezza e coerenza. Come possono partiti come Sel, Idv e Pd a stringere un patto con ex esponenti dell'Udc ed ex fascisti che hanno militato nella Destra di Alessandra Mussolini e An? Noi non ci stiamo. Rita Corda ha dimostrato di non essere il nuovo volto della politica, tutt'altro».

LA CRITICA Avversari di Rita Corda, ma anche di Gianfranco Cappai, espressione del centrodestra. «Rappresenta Pdl e Udc, una coalizione che a livello nazionale nelle ultime amministrative ha preso una batosta. Negli ultimi cinque anni - sostiene Pabis - Cappai ha fatto poco o niente per una città di trentamila abitanti. Nei primi mesi ha sfruttato progetti e finanziamenti ottenuti dal suo predecessore del centrosinistra. E negli ultimi tre mesi ha rifatto l'asfalto delle strade, inaugurato il teatro e realizzato una pista ciclabile sui parcheggi, utilizzabile solo la domenica. Per il resto del suo mandato è rimasto in Municipio a ricevere cittadini. Il sospetto è che abbia solo alimentato le sue clientele, la città ha bisogno d'altro».

IL PROGRAMMA Antonello Pabis pensa che sia necessario, «non me ne vogliamo i ricchi», mettere al primo posto i poveri: «Il sistema Italia ed Europa sta fallendo, i benestanti pretendono che la gente faccia acquisti, crei reddito, ma nel frattempo le pensioni crollano, le persone perdono il posto di lavoro e i giovani restano disoccupati. Noi nel nostro piccolo, nella nostra città, possiamo fare molto».

Paolo Carta

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