Comune di Selargius

Cappai, il tormento è finito

Da l'Unione Sarda di lunedì 9 luglio 2012

SELARGIUS. Quasi risolti i tanti problemi nella formazione dell'esecutivo

«Mercoledì presenterò la Giunta in Consiglio»

Oggi è in programma l'ultima riunione della coalizione che ha vinto le elezioni. «Ritardo? Tutto normale. E poi non avevamo fatto alcun accordo preelettorale».

Gian Franco Cappai ostenta serenità. Il fatto che, a quasi un mese dalla sua elezione, la Giunta non sia ancora pronta non rappresenta un problema. «Il ritardo di quindici giorni», afferma il primo cittadino, «è legato al fatto che la commissione centrale ha provveduto alla proclamazione degli eletti il 22 giugno. Da quel momento, abbiamo avuto, secondo le norme, venti giorni per la convocazione del Consiglio e altri dieci per lo svolgimento della prima seduta». Certo, i termini sono rispettati. Ma la sensazione è che la gestazione di questa Giunta sia particolarmente difficile: i partiti continuano a rivendicare poltrone e le riunioni di coalizione stanno diventando quasi quotidiane. Quella di oggi, Cappai ne è certo, dovrebbe essere quella definitiva.

Che cosa sta accadendo?«Niente di strano, niente di particolare. Siamo partiti da zero perché non c'erano accordi preelettorali. Il confronto tra i partiti è finalizzato all'esigenza di ottenere ottimi risultati per la città».

 

Ma la squadra non è ancora pronta.«Mercoledì, in Consiglio, ci saranno le dichiarazioni programmatiche del sindaco e la comunicazione dei nomi degli assessori».

 

Il primo problema è venuto dal Partito Sardo d'Azione: la nomina di Sanvido avrebbe portato in Consiglio Paini, indagato per i brogli elettorali.«Problema risolto immediatamente: il nome di questo partito c'è già».

 

Qual è?«Nessuna anticipazione: non sarebbe corretto. Posso solo dire che questa persona ha tutte le caratteristiche per occupare il ruolo di assessore. Il partito ha ritenuto di farmi il nome di un tecnico che è anche politico».

 

All'interno della coalizione, qualcuno voleva sacrificare l'Udc, visto il partito è rappresentato dal sindaco.«Una richiesta legittima. Ma io sono stato scelto come candidato della coalizione non dell'Udc. Non a caso, ho fatto la campagna elettorale preoccupandomi dell'intera coalizione e non solo del mio partito. E poi è stato scelto un criterio valido per tutti».

 

Quale?«Tutti i partiti che esprimono consiglieri devono essere coinvolti nella composizione della Giunta».

 

Si è parlato anche del sacrificio di alcuni degli uscenti, come il vicesindaco Fabrizio Canetto.«Non so che cosa dire. I Riformatori hanno ipotizzato una serie di nomi. E tra questi c'era anche quello di Canetto».

 

Nella divisione delle poltrone c'è anche il ruolo di presidente del Consiglio.«I partiti stanno valutando quale può essere la soluzione più conveniente per la coalizione. Ma, in questa decisione, vorremmo coinvolgere anche la minoranza. Mi piacerebbe se il presidente rappresentasse l'espressione di una vasta condivisione».

 

Appuntamento a mercoledì?«Assolutamente sì. Saremo pronti».

 

Marcello Cocco

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