Da l'Unione Sarda di mercoledì 18 luglio 2012

SELARGIUS. Il progetto ha coinvolto il Ministero e l'istituto nazionale di astrofisica

Sarà aperto a fine anno il Campus della Scienza nella Polveriera

Manca solo la cupola mobile per il telescopio: nell'ex Polveriera di Cuccuru Angius, a ridosso della statale 387, sono quasi terminati i lavori del Campus della scienza, della tecnica e dell'ambiente. L'obiettivo è chiudere il cantiere entro l'autunno. Il centro è destinato a diventare un polo d'eccellenza nel campo delle ricerche tecnologiche, ma anche dello studio dell'universo. Tra i partner c'è infatti l'Istituto nazionale di Astrofisica che, per conto del ministero dell'Università, guida un progetto per la produzione di specchi sottili e di collettori solari. Nell'ex Polveriera troveranno spazio laboratori ultratecnologici dove eseguire sperimentazioni, un planetarium e il museo dell'astronomia. L'obiettivo è coniugare ricerca scientifica e attività didattiche con iniziative rivolte ai visitatori e alle scuole.

Non è un caso che nell'ultima campagna elettorale entrambi gli schieramenti hanno puntato molto sulle potenzialità del Campus della scienza, contendendosene anche la paternità. Nel 2005 l'allora Giunta Sau aveva ottenuto i finanziamenti e in totale continuità amministrativa l'amministrazione Cappai, nella precedente legislatura, aveva sbloccato i progetti e appaltato l'intervento. «I lavori sono quasi terminati», spiega il sindaco Gian Franco Cappai, «ad agosto saranno consegnate le strutture ed entro settembre sarà completata anche l'esterno».

L'ultimo nodo è legato alla cupola mobile dell'osservatorio astronomico: intervento assegnato a una società specializzata che ora dovrà installarla.

Per arrivare all'obiettivo di trasformare le vecchie casermette in un polo di alta tecnologia il Comune ha dovuto superare un'infinità di ostacoli. Le lentezze burocratiche per ottenere tutte le autorizzazioni avevano persino messo a rischio i finanziamenti. Salvati i soldi e appaltate le opere, era saltato fuori il problema delle bombe risalenti alla seconda guerra mondiale: per farle brillare era stato necessario l'intervento degli artificieri e il blocco della 387 e della 554.

Giovanni Manca di Nissa