Da L'Unione Sarda di Domenica 10 Luglio 2011
D iecimila nuovi abitanti in dieci anni: sono le prospettive del Piano urbanistico, che domani mattina approderà in Consiglio comunale dopo quasi un quarto di secolo di dibattiti e progettazioni. Un parco di trenta ettari, abitazioni al di qua della Statale 554 e sviluppo dell'area industriale e commerciale oltre la stessa circonvallazione: sono alcune delle linee-guida presenti nella futura pianificazione del territorio selargino.
L'ITER Il primo incarico per lo studio del Puc risale all'87. Ogni amministrazione ha promesso di portarlo a compimento, ma fino a oggi nessuna ha centrato l'obiettivo. La Giunta guidata dal sindaco Gian Franco Cappai, vuole dare un taglio col passato e fissare regole certe per lo sviluppo della terza città della provincia, destinata a passare dagli attuali trentamila a quarantamila abitanti in un decennio. «La nostra proposta», spiega l'assessore all'Urbanistica, Gigi Concu, «è nata da un confronto aperto a tutti: abbiamo organizzato assemblee pubbliche, dibattiti in Consiglio e nelle commissioni all'insegna della massima trasparenza e con l'obiettivo di far crescere la città in maniera organica».
LE PREVISIONI Gli insediamenti abitativi sono limitati a una fascia, con funzione di cerniera, tra il centro urbano e i rioni satelliti di Paluna e Su Tremini. «Non ci saranno espropri», assicura l'assessore, «sarà invece attuato il sistema della perequazione, che non penalizzerà nessuno». È previsto anche un parco di trenta ettari intervallato da laghetti tra la 554 e il santuario di San Lussorio: avrà una funzione drenante per le acque piovane, considerato l'elevato rischio idrogeologico di questa zona.
I SERVIZI Nelle aree oltre la circonvallazione, troveranno spazio l'ampliamento della zona industriale e una porzione di territorio destinata ad attività commerciali e servizi. «La circonvallazione 554», sottolinea Concu, «è destinata a essere sempre più un asse strategico con il collegamento alla nuova Orientale sarda». Dopo l'adozione da parte del Consiglio comunale, si passerà alla pubblicazione e alle eventuali osservazioni. Successivamente il nuovo Puc sarà esaminato da tutti gli enti competenti, a iniziare dalla Regione, con la quale è già stato aperto nelle scorse settimane un canale di confronto.
Giovanni Manca di Nissa
L'ITER Il primo incarico per lo studio del Puc risale all'87. Ogni amministrazione ha promesso di portarlo a compimento, ma fino a oggi nessuna ha centrato l'obiettivo. La Giunta guidata dal sindaco Gian Franco Cappai, vuole dare un taglio col passato e fissare regole certe per lo sviluppo della terza città della provincia, destinata a passare dagli attuali trentamila a quarantamila abitanti in un decennio. «La nostra proposta», spiega l'assessore all'Urbanistica, Gigi Concu, «è nata da un confronto aperto a tutti: abbiamo organizzato assemblee pubbliche, dibattiti in Consiglio e nelle commissioni all'insegna della massima trasparenza e con l'obiettivo di far crescere la città in maniera organica».
LE PREVISIONI Gli insediamenti abitativi sono limitati a una fascia, con funzione di cerniera, tra il centro urbano e i rioni satelliti di Paluna e Su Tremini. «Non ci saranno espropri», assicura l'assessore, «sarà invece attuato il sistema della perequazione, che non penalizzerà nessuno». È previsto anche un parco di trenta ettari intervallato da laghetti tra la 554 e il santuario di San Lussorio: avrà una funzione drenante per le acque piovane, considerato l'elevato rischio idrogeologico di questa zona.
I SERVIZI Nelle aree oltre la circonvallazione, troveranno spazio l'ampliamento della zona industriale e una porzione di territorio destinata ad attività commerciali e servizi. «La circonvallazione 554», sottolinea Concu, «è destinata a essere sempre più un asse strategico con il collegamento alla nuova Orientale sarda». Dopo l'adozione da parte del Consiglio comunale, si passerà alla pubblicazione e alle eventuali osservazioni. Successivamente il nuovo Puc sarà esaminato da tutti gli enti competenti, a iniziare dalla Regione, con la quale è già stato aperto nelle scorse settimane un canale di confronto.
Giovanni Manca di Nissa