Comune di Selargius

«Abbandonati da tutti»

Da L’Unione Sarda di giovedì 23 febbraio 2012 - Cagliari Pirri


BARRACCA MANNA.
È complicato raggiungere la chiesa del quartiere



Le proteste dei parrocchiani di San Tarcisio.

La parrocchia è frequentata da persone provenienti da tre Comuni diversi, anche se la maggior parte sono residenti a Barracca Manna.

«Ci sentiamo abbandonati dalle amministrazioni comunali che negli anni non hanno mai avuto la volontà di far crescere questa parrocchia».

È la protesta di don Antonio Deriu, parroco, da decenni, di San Tarcisio, nel quartiere di Barracca Manna, che racconta una vita pastorale di confine, nel vero senso della parola. Infatti la chiesa, nonostante ricada nel territorio di Cagliari, è al confine con Selargius e Monserrato.

LE STRADE «Raggiungere la parrocchia», spiega don Deriu, «è difficile e scomodo a causa della viabilità, che non va bene. Spero possa essere modificata presto». Recarsi in chiesa è un problema che viene sollevato da molti fedeli. Silvio Guarracino racconta: «Abito a Su Pezzu Mannu, nel territorio di Selargius. Da quando hanno eliminato l'incrocio sulla 554 sono costretto a fare un giro lunghissimo per arrivare in chiesa». Stesso problema anche per chi abita all'interno di Barracca Manna come Antonia Cambuli che dice: «Prima riuscivo a portare le comunioni agli anziani che non potevano uscire, adesso è molto più difficile a causa dei tragitti che si sono allungati». Franco Carrucciu residente a Is Corrias, invece, sottolinea «la totale mancanza di indicazioni che segnalino la presenza della parrocchia».

LA CHIESA «Ci tengo a sottolineare che io al Comune non chiedo un euro. Vorrei solo che il sindaco Zedda e l'assessore competente mi dessero udienza almeno per dare il via libera alla costruzione della chiesa di Barracca Manna». Don Deriu non accetta la situazione di disagio della parrocchia che «offre un servizio a tantissimi residenti, soprattutto bambini, che possono frequentare l'oratorio». A volte qualcuno è costretto a rinunciare alla messa, come precisa Silvio Guarracino: «Recarsi in chiesa a piedi è pericoloso perché l'illuminazione è scarsa e, quando piove, nel piazzale si crea un pantano enorme».

Un problema che la comunità cerca di ovviare con l'impegno: «Non di rado capita che io vada a prendere i bambini che frequentano il catechismo», racconta Antonia Cambuli, «purtroppo, da soli non possono venire perché quando fa buio è abbastanza pericoloso e la zona è isolata».

Franco Carrucciu sostiene che «basterebbe modificare la linea del pullman che passa a Barracca Manna per dare la possibilità a più persone di venire in chiesa». Abbandonati ma non arresi: «Sono qui al confine da venticinque anni», dice don Antonio Deriu, «la forza di lottare non mi manca».

Matteo Sau

 

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