Comune di Selargius

«Il nuovo teatro ai privati»

Da l’Unione Sarda di martedì 06 marzo 2012



Inaugurato sabato scorso, necessita di 350 mila euro all'anno

Il Comune: presto il bando di gara per la gestione

L'obiettivo è creare un centro culturale di riferimento. L'edificio è costato 4 milioni e per vederlo aperto sono serviti 10 anni di lavori. L'opposizione contesta l'ipotesi esterna.

Cinquecento poltrone “Frau” in velluto rosso, parquet, impianti all'avanguardia per l'illuminazione e per i controlli scenici: è costato circa 4 milioni di euro e per vederlo aperto sono serviti dieci anni di lavori. Ora il teatro di Si 'e Boi è diventato realtà. Dopo l'inaugurazione di sabato scorso, bisogna pensare a una gestione che lo tenga attivo con costi stimati sui 350 mila euro all'anno. L'obiettivo dell'amministrazione cittadina è creare un centro culturale di riferimento non solo per Selargius ma anche per i centri vicini.

I PRIVATI Lo scorso agosto il Consiglio comunale ha approvato quasi all'unanimità (l'unico voto contrario è stato quello di Rita Corda del Pd) il piano di “concessione in gestione a terzi”: l'affidamento a privati. In base a uno studio effettuato da un gruppo di esperti, sarebbe questa l'unica soluzione praticabile. Per tenere aperta la struttura almeno 160 giorni all'anno servono infatti 350 mila euro. Troppi, secondo l'amministrazione comunale, per le casse del Municipio. Oltre che attività teatrali sono state previste serate di musica, concerti, cinema, danza e altre attività culturali. Il Comune ha previsto di tenere per sé almeno venti giornate per proprie iniziative.

IL BANDO «A breve bandiremo la gara», spiega il sindaco Gian Franco Cappai: «È un orgoglio per la nostra città avere finalmente un teatro che ha tutte le qualità per diventare punto di riferimento anche per i paesi vicini. La grande partecipazione riscontrata il giorno dell'inaugurazione dimostra quanto questo edificio fosse atteso: mi dispiace che non tutti abbiano potuto partecipare, ma non mancherà l'occasione».

GLI INTERVENTI Complessivamente il teatro è costato quasi quattro milioni di euro. Il primi 800 mila, utilizzati per sistemare coperture e muri perimetrali, erano stati ottenuti nel 2002 dalla precedente amministrazione tramite i Piani integrati territoriali. Tre anni dopo si aggiunsero 2 milioni di fondi regionali più 200 mila euro del Comune.

GLI OSTACOLI Bandita la gara, a lavori in corso d'opera sono sorti diversi problemi che hanno complicato l'intervento. Ogni difficoltà è stata affrontata e ulteriori risorse investite dall'attuale amministrazione, che alla fine ha portato a termine l'intervento. Nel frattempo è stata completata anche la piazza con il centro culturale: un complesso di enorme valore proprio nel bel mezzo della città.

L'OPPOSIZIONE Sulla gestione futura non mancano le perplessità da parte dell'opposizione. «L'affidamento all'esterno è una scelta orribile», contesta Rita Corda, «l'amministrazione mette in campo appena 20 mila euro. Il resto dei costi sarà a carico di chi vincerà la gara: le associazioni culturali locali vivono già un momento di grande difficoltà: figuriamoci se potranno sostenere una simile spesa».

Giovanni Manca di Nissa

 

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