Comune di Selargius

Tonino Melis: basta con Cappai

Da L’Unione Sarda di domenica 08 aprile 2012 - Provincia di Cagliari (Pagina 29)


SELARGIUS.
L'ex socialista e il primo cittadino sono entrambi dell'Udc: sfida nella sfida

Il vecchio leone contro il sindaco del suo stesso partito

Melis vuole a tutti i costi un accordo con il centrosinistra per l'elezione di Rita Corda a sindaco. «A Selargius non possiamo permetterci altri cinque anni di ordinaria amministrazione».

Tonino Melis, settantenne vecchio leone della politica regionale, ex socialista oggi nel direttivo provinciale dell'Udc, in vista delle comunali di Selargius si schiera contro l'attuale sindaco Gianfranco Cappai, del suo stesso partito.

Melis, c'è chi per questo la considera un traditore.

«Interpreto la politica in maniera molto differente rispetto a Cappai. Io sono un riformista, un innovatore, guardo al futuro e al rilancio del mio paese; lui è un ex democristiano che non si è ancora accorto della morte del suo partito».

Udc contro Udc, stona.

«Ho sempre anteposto la logica del territorio a quella del partito. Sono sempre stato un ribelle, ma non un cane sciolto. Io i patti li rispetto. Non sono mai stato nella maggioranza di Cappai, oggi lavoro per un accordo con la coalizione di centrosinistra e con il candidato sindaco Rita Corda. Altrimenti andremo da soli».

La sinistra estrema non vuole un accordo con il Terzo polo formato da lei, Fli e i sardisti.

«Abbiamo rinunciato a tutto pur di arrivare a un accordo con il candidato sindaco Rita Corda. Selargius non può permettersi altri cinque anni con Cappai in Municipio».

(Quando parla di politica è difficile fermare Melis, un fiume in piena sia per quel che è stato: sindaco di Selargius dal 1985 al 90 e dal 94 al 98, vicepresidente e assessore della Provincia, primo dei non eletti in Parlamento con 10 mila voti, direttore generale dell'Esit; sia per quel che è adesso: 3.500 preferenze da solo nelle ultime comunali alla testa di sole liste civiche).

Ago della bilancia o terzo incomodo?

«Mi è stato chiesto di candidarmi come sindaco con il Terzo polo ma a me interessa il bene di Selargius e vorrei l'accordo con Rita Corda, persona valida e che stimo. Sarebbe anche il primo sindaco donna selargino, una vera innovazione. Con lei si può rilanciare davvero il paese oltre l'ordinaria amministrazione».

Si dice che lei abbia già appoggiato Rita Corda nelle primarie del centrosinistra.

«L'ho sentito. Non commento queste voci. Dico solo che dobbiamo tutti lavorare per Selargius. Cappai ha fatto le piste ciclabili dove c'erano i parcheggi, facendo infuriare la gente. La zona industriale è diventata una sequenza di depositi di merce, altro che i duecento posti di lavoro previsti quando io l'ho inaugurata. Il piano urbanistico approvato è uno strumento tecnico senza anima, che prevede altre case, non lo sviluppo economico di Selargius».

Rita Corda è stata sua compagna venti anni fa.

«Cosa c'entra? Una vita fa. Il mio è un discorso politico. Selargius deve affrontare il suo vero problema»

Qual è?

«Ragionare di un paese inserito nell'area vasta di Cagliari».

Se non si raggiungesse un accordo con il centrosinistra?

«Siamo pronti ad andare avanti da soli».

Con lei candidato sindaco?

«Non è questo l'argomento del giorno».

C'è chi vede in lei l'incarnazione del vecchio modo di fare politica.

«Io leone? Ci sto, ho combattuto tante battaglie, anche dentro il mio vecchio partito, il Psi. Vecchio no: io sto sempre con i giovani, io mi rinnovo con loro. Spero nell'accordo con Rita Corda, il mio cuore batte a sinistra».

Ma l'Udc è stato in passato alleato di Silvio Berlusconi al Governo e adesso alla Regione sta con Cappellacci e il centrodestra.

«L'Udc sta soffrendo questa alleanza, se n'è accorto Pierferdinando Casini a livello nazionale e se ne sta rendendo conto anche Oppi in Sardegna. Io sono entrato nell'Udc nella sua fase costituente convinto che debba essere diverso dai vecchi partiti, che debba innovarsi. Il futuro è il dialogo tra il centro e la sinistra».

Così tradisce Cappai e il suo partito, l'Udc, alleato con il Pdl a Selargius.

«Io non tradisco nessuno, guardo la realtà. Cappai è stato un disastro, bisogna voltare pagina. E io resto un fiero avversario politico del Pdl e di chi lo rappresenta a Selargius, Mariano Contu, per il suo modo di fare politica senza pensare al bene del paese».

Paolo Carta

 

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