Da La Nuova Sardegna di domenica 08 aprile 2012

di Pierluigi Carta

SELARGIUS. Parquet, 462 poltrone in velluto rosso, impiantistica di nuova concezione per illuminazione e controlli scenici; circa 4 milioni di euro e dieci anni di lavori per vedere finalmente inaugurato il teatro civico di Si 'e Boi la sera del 3 marzo. Quel che ancora manca, secondo Rita Corda, consigliere comunale di Selargius (Pd), è ben più importante: non è previsto un direttore artistico del teatro; mancano le linee guida della gestione culturale; nel bando di gara per la concessione non compaiono i vincoli per la scelta qualitativa degli spettacoli e non è ancora stato stilato un accordo tra le amministrazioni dell'area vasta sulla gestione degli spazi. Come ha affermato il sindaco uscente Gian Franco Cappai il giorno dell'inaugurazione «la “creatura” ha preso finalmente vita e ora si punta alla qualità, per farne un palcoscenico internazionale» ma, secondo Rita Corda, le carenze gestionali rischiano di compromettere la stessa vita artistica della struttura, considerato che la maggior parte delle associazioni culturali che potrebbero partecipare al bando di gara, non sono nelle condizioni di accollarsi i costi lasciati scoperti dall'amministrazione (circa 330mila euro per 160 giorni di apertura annuali), la quale metterà a disposizione solo 20mila euro. Le maestranze teatrali richiedono un personale di grande specializzazione: «in questo modo – conclude Corda - verrà favorito solo il lavoro nero e la carenza di qualità attraverso il lavoro sottopagato». Il problema, secondo Ornella D'Agostino dell'associazione culturale Carovana, non riguarda solo il teatro di Selargius: «la mancanza di una direzione artistica e culturale deriva dalla negligenza dell'amministrazione regionale che non si è ancora espressa sulla gestione degli spazi pubblici di teatro.