Comune di Selargius

«Spaccheremo i terzisti»

Da L’Unione Sarda di martedì 10 aprile 2012 - Provincia di Cagliari (Pagina 32)


SELARGIUS.
Uno dei leader del Pdl tesse le alleanze in vista delle comunali

Contu corteggia Fli e Psd'Az: venite con Cappai

Secondo Mariano Contu, il candidato del centrosinistra Rita Corda (Pd) rappresenta il vecchio della politica. «Ha governato Selargius negli anni più bui».

Contu, lei ha paura di un eventuale accordo tra Terzo polo e centrosinistra?

Mariano Contu, 59 anni, medico, uomo di punta del Pdl a Selargius, ex assessore regionale all'Agricoltura, chiude gli occhi e affila la lingua.

«Il Terzo polo è fantomatico. Si tratta di fughe in avanti individuali, Futuro e libertà e il Psd'Az a livello regionale non hanno sottoscritto nessun patto ufficiale per Selargius».

La strategia è chiara: il Pdl, alleato di ferro dell'Udc di cui sostiene il candidato sindaco Gianfranco Cappai, punta a spaccare il polo laico e autonomista praticamente ancora in fasce in vista delle prossime comunali. Tra un mese e mezzo si vota e a Selargius è un turbinio di incontri, telefonate, corteggiamenti politici, promesse di alleanze. I sicuri candidati sindaci sono Cappai per il centrodestra e Rita Corda per il centrosinistra, che discute un accordo con una terza lista nata da tesserati di Fli, Fortza Paris, Psd'Az e dalla lista civica di Tonino Melis.

Il Pdl, partito di maggioranza assoluta a Selargius, non esprime il candidato sindaco.

«Lo abbiamo avuto nel 1994, Alberto Diana, nel '98 con Ilario Contu e nel 2004 (Franco Cordeddu)».

Due sconfitte e una vittoria, quella di Contu.

«Poi l'accordo con Cappai e l'Udc ha restituito Selargius al centrodestra dopo i cinque anni disastrosi di Mario Sau. A proposito, chi era il vicesindaco in quella Giunta?».

Rita Corda.

«Appunto. Per noi l'esponente del Pd rappresenta il vecchio, i progetti mai portati a termine, gli appalti che non si riusciva ad aggiudicare, le opere pubbliche ferme».

Cappai, per l'opposizione, ha solo terminato il programma pensato e avviato da Sau.

«Ma quale ordinaria amministrazione. Abbiamo approvato il Puc, il piano particolareggiato del centro storico, ristrutturato le scuole, completato il recupero di piazza Si'e Boi, Casa Putzu e casa Soro, abbiamo definito gli interventi per gli svincoli sulla 554, programmato la strada San Lussorio-via Vesalio a Pirri, vera alternativa a viale Marconi, che snellirà il traffico».

Peccato che manchino i soldi, parole dell'assessore alla Provincia, Paolo Mureddu.

«In quel tipo di opere è il problema minimo. Nessun esproprio, daremo terreni in cambio agli attuali proprietari».

E Monserrato ha già bloccato tutto.

«Vedremo nel tavolo congiunto».

Perché confermare Cappai?

«Tre i fiori all'occhiello: lo standard record in Sardegna di nostri asili nido, il premio per il verde attrezzato e il riconoscimento per la raccolta differenziata. A Selargius adesso si vive meglio rispetto a 5 anni fa, siamo la settima città della Sardegna per numero di abitanti, la quarta per reddito pro capite».

Il centrodestra è spaccato, Fli, Fortza Paris e Psd'Az sono nel terzo polo dei fratelli Delpin e di Tonino Melis.

«Con Fli e Psd'Az la partita è ancora aperta. Alla Regione e alla Provincia sono nel centrodestra, non vedo perché non debbano sostenerci».

Intanto Dario e Andrea Delpin sono alleati con il suo più acerrimo nemico politico a Selargius.

«E chi sarebbe?»

È Tonino Melis.

«Io non penso che la politica sia contrapposizione ma dialogo, penso che, più dei partiti o dei personalismi, debbano incidere i cittadini con i loro bisogni e le loro domande alle quali bisogna dare risposte».

I canoni della politica clientelare stile vecchio democristiano.

«Quando la Dc è morta sono andato a Forza Italia, quando è diventata Pdl sono stato tra i primi ad aderire. Ho cambiato partito quando il mio di appartenenza è scomparso. Questi sono i miei valori».

Perché non lei, Contu, candidato sindaco?

«Non posso fare tutto. La stessa esperienza alla Regione come assessore, dopo essere stato consigliere, ho preferito chiuderla per privilegiare la mia famiglia: ho tre figli piccoli, sono la mia vita».

Paolo Carta

 

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