Edizione di venerdì 27 aprile 2012 - Provincia di Cagliari (Pagina 37)
SELARGIUS. Appello al voto del 6 maggio dei due candidati sindacoi
I due avversari nella corsa al Municipio si ritrovano fianco a fianco per i tagli dei costi della politica e il riordino degli Enti locali.
Lui, Gianfranco Cappai, è un ex democristiano, oggi guida il Comune a capo di una coalizione di centrodestra e punta, praticamente con (quasi) gli stessi alleati, alla riconferma. Lei, Rita Corda, storica militante del Pci, oggi è nel Pd e si presenta come l'alternativa, candidato sindaco del centrosinistra, scelta dal raggruppamento con le primarie.
Ieri erano fianco a fianco, non per un confronto sui progetti futuri o per governare Selargius come era accaduto quando entrambi erano assessori della Giunta Aste. Ma per invitare i concittadini a votare per il referendum del 6 maggio, dieci quesiti sul taglio delle Province (nuove e vecchie), dei consiglieri (poltrone ed emolumenti) regionali, sulla riscrittura dello Statuto sardo, l'elezione diretta del Governatore, sull'abolizione dei consigli di amministrazione degli enti regionali.
Insieme, pur con diversi distinguo. Rita Corda invita al voto, ma non al pieno di “sì”, forse anche perché lei stessa è consigliere della Provincia: «Bisogna andare al voto e ragionare sulle domande. Province sì o no è riduttivo, occorre senz'altro un riordino degli Enti locali e che per certe decisioni si coinvolgano più Comuni. Anche sul taglio degli emolumenti alla classe politica, occorre valutare che i 15 mila euro al mese per i consiglieri regionali sono uno scandalo pensando ai salari medi dei padri di famiglia e alla difficoltà dei disoccupati. Ma occorre dire che un sindaco percepisce poco rispetto all'impegno che gli viene richiesto».
Gianfranco Cappai si dichiara più vicino ai referendari rappresentati ieri da Michele Cossa, pur nella sua moderazione: «Le Province hanno fallito, ma viabilità, trasporto pubblico e scuole sono argomenti di interesse superiore a quello di un Comune. Oggi funziona il forum dei sindaci dell'area vasta, può essere un riferimento per una riforma necessaria. I consiglieri regionali? Sono troppi soprattutto in rapporto a certe altri parti d'Italia».
Rita Corda e Gianfranco Cappai si ritrovano poi d'accordo sul fatto che raggruppare il voto per comunali e referendum avrebbe consentito un risparmio di soldi pubblici. Ma c'è stato spazio anche per un accenno di campagna elettorale. Cappai invita i selargini a puntare «sulla continuità del lavoro intrapreso». Rita Corda si propone come il nuovo e promette «l'ingresso in Municipio di giovani e donne».
Paolo Carta