Comune di Selargius

Il centrosinistra si spacca

Da L’Unione Sarda di sabato 05 maggio 2012 - Provincia di Cagliari (Pagina 37)

SELARGIUS. Diventa a rischio l'alleanza tra Rita Corda (Pd) e le liste civiche



Rossomori e Fds: «Mai alleati con forze di destra»

In un comunicato la sinistra prende le distanze dal terzo polo: «Si sono autodefiniti liste civiche per calcoli politici personali ma sono alleati con il centrodestra alla Regione».

«No a politici di destra mascherati con liste civiche». L'alleanza tra centrosinistra e terzo polo laico e autonomista rischia di naufragare. Rossomori e Federazione della Sinistra hanno deciso di tirarsi fuori. Lo strappo arriva a pochi giorni dalla firma di un documento che sembrava ormai aver messo in cassaforte l'accordo tra l'attuale opposizione in Consiglio comunale e alcuni spezzoni della maggioranza di centrodestra che fino a ieri avevano sostenuto il sindaco uscente Gian Franco Cappai.

LA FRATTURA La rottura, invece, è stata annunciata ieri con una nota sottoscritta dalle segreterie provinciale dei due partiti. «A Selargius», si legge nel documento, «nonostante la manifestata disponibilità dei Rossomori e della Federazione della Sinistra a partecipare ad una coerente azione e alleanza di centrosinistra, si prospetta un'alleanza tra partiti di centrosinistra (Pd, Sel e Idv) e formazioni politiche che si autodefiniscono liste civiche. Queste non hanno alcuna caratteristica di liste civiche. Sono infatti organizzate e formate da militanti di partiti di centrodestra e di destra che oltre che governare rovinosamente la Regione, hanno partecipato e sostenuto il governo di Cappai per Selargius e, all'ultimo momento, per opportunismo e divaricazioni di interessi personali e di gruppo si sono staccati dall'alleanza del sindaco».

L'ACCORDO La coperta, come già si era manifestata ai primi mal di pancia, rischia di essere corta: l'ingresso di esponenti di Futuro e libertà, Fortza Paris e sardisti ha avuto come effetto l'uscita di Rossomori e Federazione della sinistra. Eppure di passi indietro i fuoriusciti dal centrodestra ne avevano dovuto fare: prima la richiesta di non utilizzare simboli di partito e poi il veto su persone che avevano fatto parte della Giunta Cappai, come Andrea Delpin (ex An e ora Fli) e Pier Paolo Cotza (ex Alleanza sociale con la Mussolini e ora Fortza Paris). «È impossibile la nostra partecipazione ad un'alleanza non più definibile di centrosinistra», contestano i rappresentanti delle due forze politiche protagoniste dello strappo. «Rossomori e Federazione della Sinistra pensano che i partiti di centrosinistra debbano riflettere sulla incongruenza di un'operazione politica che indebolisce la coalizione e la sua credibilità nei confronti dell'opinione pubblica e nella cittadinanza selargina».

LA CRISI L'iniziativa ha spiazzato l'alleanza del centrosinistra che proprio oggi avrebbe dovuto presentarsi ufficialmente: tutto rinviato in attesa di una nuova ricomposizione del quadro politico. Per il momento Rossomori e Fds si tirano fuori. «Riteniamo che sia uno sbaglio», commenta Roberto Murru, componente dello staff della candidata sindaca Rita Corda, «programma, coalizione e la stessa scelta della guida della coalizione sono marcatamente di centrosinistra. Da parte nostra c'è la massima disponibilità e fiducia in una ricomposizione dell'alleanza».

Giovanni Manca di Nissa

 

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