Comune di Selargius

Alleanze, rivolta nel Psd'Az

Da L’Unione Sarda di domenica 06 maggio 2012 - Provincia di Cagliari (Pagina 27)


SELARGIUS.
La segreteria provinciale contestata a Sinnai, Settimo e Mara



Nel mirino la scelta di appoggiare il centrodestra

Cappai, leader del centrodestra: «Credo che il dibattito in seno ai partiti sia giusto e utile e che le scelte siano fatte su basi condivise. Ritengo il Psd'Az un valore aggiunto».

Una spaccatura dopo l'altra. Dopo la sconfessione dei Rossomori e di Fds alle alleanze in casa centrosinistra, nel Psd'Az è polemica dura. Il caso Selargius rischia addirittura di provocare una insanabile frattura fra la segreteria provinciale dello stesso Psd'Az e i Quattro mori dei Comuni di Sinnai, Settimo e Maracalagonis. Roba di non poco conto visto il peso che il partito ha in questi centri. In particolare si contesta la segreteria provinciale che ha imposto al Psd'Az di Selargius di mettere il simbolo a disposizione dello schieramento di centrodestra. In un comunicato i rappresentanti del Psd'Az dell'hinterland dicono di «appoggiare gli esponenti selargini ( Carlo Desogos e Giulio Melis ) che si sono autosospesi in evidente polemica con i vertici provinciali dopo che sarebbe stata disattesa l'indicazione della base che aveva deliberato per la creazione di un polo laico e autonomista di schieramento opposto con appoggio al centrosinistra.

Diversi gli interventi nelle ultime ore, proprio nell'hinterland contro i vertici provinciali del partito. Roberta Murgia , segretaria della sezione di Sinnai, dice che «è esplicita intenzione degli iscritti manifestare ai vertici il proprio dissenso attraverso la scelta di autosospendersi dal Psd'Az». Critici anche i consiglieri comunali Maurizio Dessalvi e Paride Casula secondo i quali, «le decisioni che riguardano il Comune vanno prese dal basso, se vogliamo restituire alla politica la fiducia della gente».

Franco Matta sempre del Psd'Az, assessore comunale a Sinnai, sottolinea «la legittimità della scelta di Melis e Desogus a Selargius di schierarsi col centrosinistra. Intendo sostenerla anche a costo di dimettermi dal partito, pur rimanendo assessore nel mio Comune. Concordo con i sardisti di Settimo e Maracalagonis che solidarizzano in modo netto con Desogus e Melis che si sono autosospesi in evidente polemica con la segreteria provinciale per l'indifferenza dimostrata sulla volontà di costituire un gruppo di estrazione politica, laica e autonomista. Nelle prossime ore, se le cose non cambieranno, mobiliterò gli iscritti che fanno riferimento alla propria libertà di espressione e alla propria indipendenzia da logiche imposte dall'alto, guidandoli a manifestare pubblicamente il proprio dissenso anche a costo di restituire la tessera del partito».

La diatriba in casa Psd'Az non sembra scuotere il leader del centrodestra Gianfranco Cappai , ricandidato a sindaco. «Credo che il dibattito in seno ai partiti sia corretto e giusto e utile e che le scelte siano fatte su basi condivise. Ritengo il Psd'Az un valore aggiunto della nostra coalizione. Sono per il confronto serio e corretto». Una evoluzione continua, insomma. L'altro giorno Sandro Porquedu di Fli ha detto no all'accordo con Rita Corda , schierandosi col sindaco Gianfranco Cappai.

R. S.

 

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