Comune di Selargius

Una sfida a due senza appello

Da L'Unione Sarda di giovedì 7 giugno 2012

 

Centrodestra contro centrosinistra per la guida della settima città della Sardegna

Tra Cappai e Corda gli elettori sceglieranno già al primo turno

di Stefano LenzaSELARGIUS Due città in una, Selargius. Da un parte il centro storico, quello che un tempo era il paese. Dall'altra i “satelliti”, come Su Planu, dove abita circa un terzo dei poco più di 29 mila residenti del settimo comune isolano quanto a popolazione. In mezzo una striscia d'asfalto, la 554, che taglia in due il territorio. Due realtà che non riescono a integrarsi né urbanisticamente né culturalmente. Nel centro storico stanno prevalentemente le famiglie doc accomunate da relazioni e tradizioni solennemente rappresentante nel Matrimonio Selargino. Nell'altra città, quella cresciuta disordinatamente a macchia di leopardo nei quasi undicimila chilometri quadrati della superficie municipale, cittadini arrivati da tante parti dell'Isola, a cominciare da Cagliari, capoluogo saturo che cerca sfogo residenziale nell'hinterland e nella provincia.

Nell'autunno scorso, il Piano urbanistico è stato finalmente approvato dopo 20 anni di gestazione. Serve un ulteriore passaggio in Consiglio (sono state presentate 37 osservazioni), poi il Puc potrà essere applicato. La sua attuazione dovrebbe armonizzare il tessuto cittadino, creando delle zone cuscinetto, e incrementando la ricettività fino a circa 37 mila abitanti nell'arco di uno o due decenni. Compito del sindaco e dei 24 consiglieri (quattro in più di oggi) che saranno eletti il 10 e l'11 giugno.

Nell'Italia della politica liquefatta, degli scenari incerti, della perenne ricollocazione nello scacchiere della caccia al consenso, Selargius resta fedele allo schema finora dominante : centrodestra contro centrosinistra. Due soli candidati sindaco, volti più che noti, politici di lungo corso. Il nuovo non avanza. Niente ballottaggi, elezione al primo turno.

La sfida è tra l'uscente Gian Franco Cappai (Udc) e Rita Corda (Pd). Il primo è da sempre un sostenitore della continuità amministrativa, tanto che ha portato avanti tutti i progetti avviati da suo predecessore di centrosinistra. La seconda tiene invece a marcare le distanze e non si stanca di sottolineare che il suo programma è alternativo a quello della coalizione avversaria.

«L'amministrazione uscente - accusa Rita Corda - ha realizzato progetti del centrosinistra da cui ha ereditato trenta milioni di finanziamenti. Loro hanno solo tagliato nastri. Di nuovo lascia poco o nulla, se non opere pensate all'interno della programmazione dell'area vasta di Cagliari, come la metropolitana di superficie. Per il resto, giusto qualche spezzone di pista ciclabile improvvisato in periodo elettorale».

Gian Franco Cappai conferma con vanto. «Ho scelto la continuità fin dall'insediamento. Detto questo, vorrei ricordare quel che abbiamo aggiunto di nostro: la messa a norma di tutte le scuole e in sicurezza di tutti i rii, il piano per il risparmio energetico con gli impianti fotovoltaici in cinque edifici pubblici che ci fanno guadagnare 70 mila euro l'anno, il completamento del campus delle scienze, il progetto polis e altro ancora. Abbiamo speso o impegnato 60 milioni tra opere eseguite e di prossima attuazione. Avremmo fatto di più se il patto di stabilità non ci legasse le mani. Noi, inoltre, abbiamo amministrato nel periodo peggiore, segnato dalla crisi e dai tagli alla spesa pubblica. Facendo i salti mortali siamo riusciti a garantire tutti i servizi».

Chi vince dovrà affrontare alcune questioni chiave, oltre l'integrazione tra la città vecchia e quella nuova. A cominciare dal traffico. Intenso nelle vie principali (Istria e Roma) attraversate giorno e notte dalle auto dirette a Settimo, Sinnai e Maracalagonis. La Giunta Cappai intende risolvere il problema aggirando il centro per poi sboccare nella strada che porta a Settimo. Un tratto della circonvallazione, dietro la caserma dei Vigili del Fuoco di viale Marconi, ricade però in territorio di Monserrato che ha bloccato il progetto. «Ora - dice Cappai -stiamo valutando insieme quale possa essere la soluzione a loro più gradita». A Rita Corda la nuova arteria sta bene ma solo a certe condizioni. «Niente quattro corsie a scorrimento veloce. Penso - spiega - a un viale dei parchi con servizi concertato con Monserrato».

Nei programmi si parla di rilancio dell'agricoltura, di servizi sociali, di qualità della vita in tutte le fasce d'età. Rita Corda propone soluzioni mutuate dai paesi del Nord Europa che guardano anche al tempo libero per la vita di coppia, per la socializzazione. Cappai resta più ancorato ai bisogni fondamentali. L'una e l'altro però pongono il problema del lavoro e del futuro dei giovani come emergenza prioritaria. Nella consapevolezza che i Comuni non possono fare più di tanto. Largo a giovani e donne, almeno stando alle intenzioni, anche nella futura giunta.

Il centrodestra sconta il cambio di fronte di parte di Fli: rinunciando al simbolo, ha aderito alla coalizione di centrosinistra con una lista civica che schiera il consigliere uscente Dario Delpin. Così Fds e Rossomori hanno abbandonato corda optando per l'astensione.

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