Comune di Selargius

Elezioni: quinto indagato

Da L'Unione Sarda di sabato 16 giugno 2012

 

SELARGIUS. Il pm: è lui ad aver ideato il trucco del doppio voto nell'urna

È Simone Paini, candidato nelle file del Psd'Az

È accusato come i quattro rappresentanti di lista di false dichiarazioni e acquisizione di più certificati per esprimere il voto. Hanno finto di aver smarrito il certificato elettorale.

Ha fatto parte dei Giovani di Forza Italia, poi è passato all'Udeur e addirittura, nel 2007, si è avvicinato a Beppe Grillo. Nel 2010 è diventato assessore a Quartucciu nella Giunta Murru e addetto stampa dell'attuale assessore regionale ai Trasporti, Christian Solinas. Pochi mesi fa, caduto il Consiglio a Quartucciu, si è candidato a Selargius nelle file del Psd'Az. È qui che Simone Paini, 31 anni potrebbe aver compiuto un passo falso, almeno secondo l'ipotesi della procura. È lui, secondo gli investigatori, ad aver ideato l'imbroglio portato a termine nel segreto dell'urna a Selargius durante le elezioni del 10 e 11 giugno: quattro rappresentanti di lista del suo partito hanno espresso due preferenze in altrettanti seggi. A vantaggio di chi? Il sospetto è evidente.

INDAGATI È quanto emerso dagli ultimi accertamenti della Procura e della polizia municipale di Selargius, che conducono le indagini. Il pubblico ministero Gaetano Porcu ieri mattina ha aggiunto ai primi quattro nomi iscritti nel registro degli indagati (i rappresentanti di lista: L. F., 22 anni, O. A., 24, M. F., 25, e P. I., 54) quello di Paini, accusato come gli altri di false dichiarazioni e acquisizione di più certificati per esprimere il voto. Non entra nell'inchiesta invece il quinto rappresentante del partito, la cui posizione inizialmente era al vaglio degli inquirenti: anche lui ha tentato di mettere in pratica lo stesso giochetto dei quattro colleghi ma ha rinunciato all'ultimo momento una volta resosi conto che l'imbroglio era stato scoperto. Il magistrato ha deciso di non contestargli neanche il tentativo.

IL TRUCCO Paini ieri si è autosospeso dal partito, ma ha anche anticipato al pm - che lo cercava per interrogarlo - di volersi avvalere al momento della facoltà di non rispondere. Parla invece una delle persone coinvolte nell'imbroglio, la più giovane. In un interrogatorio durato alcune ore ieri sera davanti agli agenti della municipale ha spiegato molte cose, tra le quali come funzionava il trucco (elemento già emerso nei giorni scorsi): ognuno di loro quattro ha espresso la preferenza nel seggio in cui teneva sotto controllo la situazione per conto del partito, poi ha dichiarato agli uffici comunali di aver smarrito il certificato elettorale, si è fatto dare il duplicato, si è recato alla sezione alla quale è normalmente iscritto ed è entrato una seconda volta nell'urna. Il tutto su richiesta di Paini, il quale sarebbe andato personalmente agli uffici preposti per ritirare due dei quattro duplicati dei certificati.

I NUMERI Il più votato del Psd'Az è stato Ferruccio Sanvido, 96 preferenze. Alle sue spalle è terminato proprio Paini con 95: se il quinto rappresentante fosse riuscito nel giochetto, i due sarebbero arrivati alla pari. Che sarebbe accaduto se gli uffici comunali non avessero scoperto quanto stava accadendo?

Andrea Manunza

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