Comune di Selargius

«Un milione per il lavoro»

Da L'Unione Sarda di mercoledì 27 giugno 2012

 

  

SELARGIUS. Il sindaco Cappai fa i conti con la crisi e i fondi disponibili

L'amarezza: in città disoccupati senza più fiducia

La riflessione di Cappai: «In cinque anni sono calati i disoccupati. Ma non è un buon segno perché la gente, sfiduciata, non si iscrive più agli uffici di collocamento».

È onesto Gian Franco Cappai. «Quando sono stato eletto sindaco per la prima volta c'erano circa 6.200 disoccupati. Adesso sono 5.500». Un politico Cetto Laqualunque style potrebbe vendersi questi numeri come un gran risultato. Ma lui, rieletto qualche settimana fa, sullo scanno più alto del Comune, non millanta. «La verità sta nel fatto che gli uffici di collocamento non rispondono più alle necessità. E molta gente, ormai sfiduciata, non si iscrive neanche più».

LA SITUAZIONE Difficile accettare una situazione del genere. «Il lavoro», afferma Cappai, «è la prima sfida di qualunque amministratore». Anche se, a dire il vero, il Comune, da questo punto di vista, non può fare più di tanto: patto di stabilità, blocco del turn over sono alcuni degli ostacoli che le amministrazioni hanno. Non solo: istituzionalmente spetta ad altri enti creare lavoro. «Il Comune deve favorire lo sviluppo che, poi, porta alla creazione di nuovi posti di lavoro».

I FINANZIAMENTI Al massimo, di questi tempi, può soltanto creare soluzioni tampone. «In certi casi, fungiamo da ammortizzatori sociali con progetti come i servizi civici che, però, non danno soluzioni esaustive». Una famiglia non può certamente considerarsi sistemata se prende meno di mille euro e, tra l'altro, solo per un periodo limitato. Palliativi, si diceva. Che, in tempi di magra, possono rappresentare, comunque, una boccata d'ossigeno. «Fortunatamente sono aumentate le somme per la creazione dei cantieri di lavoro: nel fondo unico, ci sono quasi 600 mila euro. A questo se ne aggiungono 172 arrivati per lo scorso anno dalla Regione e 448 provenienti dall'ultima comunicazione della stessa Regione». Quasi un milione e 200 mila euro: una cifra importante ma che non serve a risolvere i problemi. «In ogni caso, negli ultimi cinque anni abbiamo fatto lavorare 227 persone nei cantieri».

LE SOLUZIONI Ma servono, soprattutto, posti di lavoro stabili. «Spero di inaugurare in tempi brevi il centro servizi della zona industriale. Appunto, il Comune deve creare infrastrutture che permettano ai privati di sviluppare i propri progetti. Dopo l'inaugurazione del centro servizi, mi auguro che i capannoni vengano anche riempiti». Un'altra spinta potrebbe arrivare dall'approvazione del Puc. «Con questo strumento, puntiamo a favorire una ripresa dell'edilizia. Sarebbe una cosa molto importante anche perché Selargius, tradizionalmente, ha molti addetti in questo settore». Certo, sarebbe bello poter creare un programma di opere pubbliche. Ma soldi non ce ne sono. «Però, affidando le manutenzioni attraverso gare d'appalto, qualcuno riesce a lavorare». Ma la logica è sempre la stessa: il Comune non deve trasformarsi in un datore di lavoro. «Ma deve, invece, creare le condizioni perché il lavoro ci sia».

I PROGETTI Cose di cui si parlerà nei prossimi giorni. Anche perché, in questo momento, Cappai è ancora impegnato a creare la nuova Giunta: oggi è in programma la riunione, probabilmente, definitiva. «Perché la Giunta deve essere formata d'intesa con i partiti che fanno parte della coalizione». Anche se, magari, non sarà possibile accontentare tutti. «L'ultima parola», ricorda a se stesso ma soprattutto ai partiti, «spetta al sindaco». Formato l'esecutivo, si comincerà a parlare di interventi. Anche sul lavoro. Con un occhio rivolto verso Roma. «Il presidente del Consiglio Monti ha promesso che è arrivato il momento della crescita. Spero che questo possa davvero servire a creare nuovi posti di lavoro».

Marcello Cocco

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