SELARGIUS. È accusato di aver fatto votare due volte i rappresentanti di lista

L'assessore regionale Solinas: vicenda antipatica

La polizia municipale di Selargius sta concludendo gli accertamenti sulle sezioni elettorali: entro breve tempo, gli uomini guidati da Marco Cantori comunicheranno al pm Gaetano Porcu l'esito delle indagini. Ma, intanto, una prima tegola è caduta sul capo di Simone Paini, il candidato del PSd'Az accusato di aver convinto i rappresentanti di lista a votare due volte alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale: il segretario nazionale dei Quattro mori ha sospeso Paini “da tutte le attività e iniziative politiche e con utilizzo di mezzi e modalità di comunicazione riferibili al Partito Sardo d'Azione”. In pratica, come spiegato nel comunicato stampa della direzione nazionale, un provvedimento che ha “l'effetto immediato di cancellare Simone Paini e Sergio Perseu (anche lui coinvolto nelle indagini sui presunti brogli elettorali) dall'anagrafe degli iscritti”.

LA DICHIARAZIONE Le accuse di violazione delle norme elettorali, falso ideologico e false comunicazioni hanno convinto il segretario nazionale Giovanni Angelo Colli a prendere questa decisione. «Si tratta», afferma, «di capi d'accusa gravissimi ed imbarazzanti che ci lasciano ancora increduli e sgomenti. Quanto capitato non risponde certamente ai principi consolidati della tradizione sardista ma è piuttosto figlio di una cultura politica a noi molto distante e che non ci appartiene minimamente». Non solo: Colli ha dovuto tenere conto delle esigenze della base sardista. «Nonostante l'immediata autosospensione di Paini, di cui gli va dato correttamente atto», prosegue, «il nostro partito ha inteso ugualmente rispondere attraverso tale provvedimento disciplinare con estrema chiarezza, ed ancor prima del pronunciamento della commissione di garanzia, come previsto dallo statuto, dando anche il giusto riscontro alle aspettative ed alle tante sollecitazioni pervenute da parte dei nostri militanti».

L'ASSESSORE Una scelta, quella di Colli, che viene sottoscritta anche dall'assessore regionale ai Trasporti Christian Solinas. Attualmente, Paini è proprio l'addetto stampa dell'esponente del PSd'Az. «Ma io», puntualizza Solinas, «non ho poteri diretti, quindi non posso neanche revocarlo». Formalmente, gli addetti stampa vengono assegnati a ciascun assessore dal capo ufficio stampa. «Non a caso, Paini era prima in un altro assessorato. Ed è arrivato ai Trasporti prima che venissi nominato io». In ogni caso, negli ultimi tempi, Solinas e Paini non si sono visti. «Era in ferie, probabilmente per occuparsi della campagna elettorale. E poi mi è stato comunicato che è in malattia». Da capire quello che accadrà in seguito: gli addetti stampa destinati agli assessorati sono legati a una sorta di rapporto fiduciario con il presidente della Giunta (non a caso, l'articolo 11 della legge regionale 3/2009 stabilisce che la durata di assunzione non può essere superiore a quella della legislatura). Solinas parla di una «vicenda profondamente antipatica, non legata, però, la suo ruolo di addetto stampa». E conclude che la sospensione dall'attività politica e, eventualmente, anche dal ruolo di addetto stampa è «un bene perché, tra l'altro, gli permette di difendersi nel migliore dei modi».

Marcello Cocco