SELARGIUS. Dopo l'inchiesta sui brogli elettorali, nuovo filone giudiziario sulle comunali di giugno

Ricorso al Tar sui seggi assegnati

L'esito del voto contestato da Bernardino Deiana (Idv) e Nando Fiori (Pd)

Italia dei Valori contro Popolo della Libertà e una lotta interna al Partito democratico: spuntano due ricorsi al Tar contro l'attuale composizione del Consiglio comunale. Dopo quello penale, relativo all'inchiesta sui brogli elettorali, ora si apre un nuovo filone giudiziario sulle elezioni dello scorso giugno. Il tribunale amministrativo regionale dovrà esprimersi su due casi: riguardano le contestazioni presentate dai primi dei non eletti dell'Italia dei Valori, Bernardino Deiana, e del Partito democratico, Ferdinando Fiori. Entrambi i ricorsi, che contestano l'esito stabilito dal seggio centrale e dall'ufficio elettorale della Corte d'Appello, sono stati presentati nei giorni scorsi. Per quello di Deiana è già stata fissata l'udienza il 24 ottobre. Ancora da decidere la data per quello di Fiori, ma non è escluso che i due procedimenti possano essere accorpati.

Il candidato dell'Italia dei Lavori mette in discussione l'intera assegnazione dei seggi nell'assemblea civica di piazza Cellarium. Con le ultime elezioni il Consiglio comunale è passato da venti a ventiquattro componenti. Alla maggioranza la legge attribuisce il sessanta per cento dei seggi: se il calcolo era facile con venti, ora che l'Aula ha quattro poltrone in più entrano in giochi numeri con virgole e decimali. Il seggio centrale ha attribuito quindici seggi e all'opposizione nove, ma secondo il ricorso di Deiana, il rapporto di forza dovrebbe essere di quattordici a dieci. Se i giudici dovessero accordare questa versione, per l'Italia dei Valori scatterebbe il secondo seggio: Deiana si troverebbe a fianco al capogruppo Omar Zher, "nemico giurato" nelle dispute interne al partito in città. A farne le spese della modifica dei seggi sarebbe Roberto Madeddu, ultimo degli eletti del Pdl, partito già segnato da una frattura, che passerebbe da sei seggi a cinque. Madeddu, vicino al consigliere regionale Onorio Petrini, non fa parte delle due correnti principali che si sono scontrate sulla formazione della Giunta.

Il secondo ricorso, invece, è tutto in casa del Partito democratico. Ferdinando Fiori, primo dei non eletti con 176 voti, contesta l'elezione di Giorgia Porcu con 177 voti. Nel ricorso è stato chiamato in causa anche l'attuale capogruppo del Pd, Ivan Caddeo anche se i suoi 219 voti lo mettono al sicuro da eventuali uscite dall'Aula.

Giovanni Manca di Nissa