SELARGIUS. La minoranza

«Il programma di Cappai, una delusione»

«Belle parole, ma pochi fatti concreti». L'opposizione boccia le linee programmatiche presentate dal sindaco Gian Franco Cappai nell'ultima seduta del Consiglio comunale. Saranno al centro del dibattito della prossima riunione dell'assemblea civica: in conferenza dei capigruppo è stato deciso di convocarla per giovedì alle 19.

Non hanno certo impressionato le dichiarazioni di apertura nei confronti della minoranza avanzate da Cappai nel suo discorso. «Pensavo che la campagna elettorale fosse finita», commenta piccato il capogruppo del Pd Ivan Caddeo, «invece il sindaco ha semplicemente preso il suo programma e l'ha riletto in aula. Le dichiarazioni programmatiche non sono questo: avrebbe dovuto indicare tempi e soprattutto le risorse da destinare, oltre alle priorità per ogni progetto».

Un punto su tutti lascia scettico il numero uno del Pd. «Il sindaco ha enfatizzato il progetto della strada dei parchi», prosegue Caddeo, «non mi pare che sia il problema principale della città e lo vedo anche poco realizzabile considerato che non trova l'unanimità dei consensi tra i Comune interessati».

Scettico anche Dario Delpin, capogruppo di “Selargius futura” e alleato di Cappai nella precedente legislatura. «Programma molto simile a quello di cinque anni fa», contesta l'esponente di Fli, «parole scontate e poche novità. Il sindaco ha parlato di interventi per il lavoro o incentivi per le energie rinnovabili: chi non sarebbe d'accordo? Ma bisogna spiegare anche cosa fare e con quali risorse».

Attende la prova dei fatti il capogruppo di “Sinistra ecologia e libertà”. «Sarò un forte oppositore di politiche che siano in linea con quanto sta portando avanti il governo Monti a livello nazionale», sottolinea il leader cittadino di Sel, Andrea Melis, «l'amministrazione comunale sarà chiamata alla prova su questioni fondamentali come l'applicazione dell'Imu». A Melis non sono sfuggiti alcuni riferimenti nelle dichiarazioni del sindaco relative all'agricoltura e agli orti sociali. «È quanto porto avanti fin dalle primarie», aggiunge il capogruppo di Sel, «se saranno portate avanti sarò pronto a dare il mio contributo come pure per le politiche per il lavoro».

Giovanni Manca di Nissa