SELARGIUS. Stanziati dal Comune duecentomila euro per la sistemazione di tre attraversamenti

Niente ponti, finanziati i guadi

Il Genio civile: le strutture fisse rischiano di creare tappi pericolosi

Ponti vietati a causa del rischio alluvioni: per attraversare i torrenti in campagna rispuntano i guadi. Sono in cemento armato e hanno i lati rinforzati dalle massicciate di pietra contenute nelle reti ma la funzione è la stessa del passato. Il Genio civile, nell'ambito dei lavori di messa in sicurezza delle campagne a seguito dell'alluvione del 2008, ha prescritto che non si facessero più ponti: in caso di violente precipitazioni che trasformano in pericolosi torrenti rii in secca per la maggior parte dell'anno, i detriti trasportati dall'acqua rischierebbero di incastrarsi sotto le campate creando una sorta di tappo e di conseguenza l'allagamento dei terreni circostanti.

Per questo motivo in Municipio hanno dovuto studiare un sistema alternativo per consentire di superare alcuni corsi d'acqua che attraversano le vaste campagne oltre la statale 554. Con una spesa di circa 200 mila euro ne sono stati sistemati tre: sul rio San Giovanni, lungo la strada vicinale Forru de Pitzus e nei pressi dell'ex polveriera di Cuccuru Angius. Complessivamente, invece, per la sistemazione della viabilità rurale sono stati investiti 770 mila euro: soldi spesi per la strada vicinale Terra Forru de Pitzus, le comunali Parteolla, Monserrato-Settimo, Settimo-Sestu, Bia de Mesu, Selargius-Sestu e Sestu Donori. Sono per lo più strade bianche ma di fondamentale importanza per i tantissimi proprietari di coltivazioni.

«Realizzare ponti con campate basse sui corsi d'acqua», spiega l'assessore all'Ambiente Emma Puddu, «non è più consentito dal Genio civile proprio perché costituirebbero un pericolo in caso di piena. I guadi consentiranno di attraversare i ruscelli in sicurezza: resterebbero inagibili solo in casi eccezionali».

Giovanni Manca di Nissa