Non sono bastate le proteste dei cittadini, che ogni giorno devono sobbarcarsi file estenuanti: Selargius non avrà, almeno a breve termine, un nuovo ufficio postale. Lo ha confermato nei giorni scorsi il direttore regionale di Poste italiane, in un incontro con il sindaco Gian Franco Cappai. Le notizie però non sono solo negative: il direttore si è impegnato a potenziare il numero degli sportelli dell'ufficio in via Trieste nei giorni di maggiore afflusso e di aumentare, se gli spazi lo consentiranno, il numero dei posti a sedere all'interno del locale.
«Il direttore», spiega il sindaco Gian Franco Cappai, «ci ha assicurato che Poste italiane, riesce a monitorare costantemente l'utenza. In base a questi dati, ci hanno riferito che non c'è necessità di aprire un nuovo ufficio che avrebbe senso soltanto se l'afflusso fosse così numeroso non solo in alcuni periodi, ma tutti i giorni».
Il periodo più critico, nell'ufficio in via Trieste è il primo giorno del mese quando centinaia di anziani si presentano per ritirare le pensioni. Lunedì scorso la fila ha cominciato a formarsi alle cinque del mattino e molti sono dovuti tornare a casa senza riuscire a sbrigare le pratiche.
«Ci hanno promesso di verificare la possibilità di aumentare il numero degli sportelli nei giorni critici», aggiunge Cappai, «e di effettuare un controllo all'interno degli uffici per capire se c'è la possibilità di aggiungere alcuni posti a sedere per non costringere gli anziani ad attendere in piedi. Siamo fiduciosi».
Attualmente in una città che ha raggiunto i trentamila abitanti, gli uffici postali sono due. Uno di questi però si trova nel quartiere di Su Planu, lontanissimo dal centro di Selargius, a due passi dall'ospedale Brotzu a Cagliari. Così in via Trieste le file sono all'ordine del giorno e i posti a sedere appena dodici. Il martedì si aggiunge anche il problema del parcheggio perché l'area di sosta davanti alle poste è occupata dalle bancarelle del mercatino settimanale. Il sindaco ha chiesto inoltre a Poste italiane di eliminare la cassetta sistemata in via De Medici a Su Planu, perché ostruisce il marciapiede.
Giorgia Daga