Gli unici visitatori per ora sono i gabbiani. Il grande parco di San Lussorio, a fianco all'omonima chiesetta, è off limits per tutti. Avrebbe dovuto aprire le porte mesi fa, invece i cancelli sono ancora sbarrati in attesa del completamento definitivo dei lavori. Per poter correre, fare due passi o rilassarsi nel grande polmone verde alla periferia della città, occorrerà aspettare. Quanto non si sa, non ci sono tempi certi sull'apertura. Anche ieri mattina gli operai erano sul posto a prendersi cura di un prato che al momento non si vede.
L'ASSESSORE «Il parco non è pronto», ammette l'assessore all'Ambiente, Emma Puddu, «è stato necessario rifare la semina con un tipo di erba che rimane verde in tutto il periodo invernale. Tra dieci giorni al massimo comunque il manto sarà pronto. Inoltre stiamo approvando il progetto di completamento dei lavori, che prevede la sistemazione degli arredi e dell'impianto di illuminazione: i cavidotti e i basamenti sono già stati realizzati». C'è però da aspettare il via libera della Soprintendenza che, aggiunge l'assessore, «deve dare l'autorizzazione definitiva ai corpi illuminanti in quanto ci troviamo in un'area protetta ( per via del vicino santuario ). In ogni caso riteniamo che il parere arriverà in tempi brevi».
IL COMPLESSO I lavori erano stati appaltati alla fine dell'anno scorso con un finanziamento di 550 mila euro. Si doveva sistemare la vegetazione esistente, realizzare ampie zone con prati e riparare le parti danneggiate dei camminamenti pedonali esistenti oltre che estendere i percorsi. L'obiettivo è creare un polmone verde per il nuovo quartiere circostante: un punto di ritrovo per le famiglie e gli sportivi che ogni giorno si ritrovano nella zona. Il parco si estende per circa tre ettari e mezzo e non solo i selargini aspettano con favore la sua apertura. È il tassello mancante del piano di riqualificazione del compendio di San Lussorio, che negli ultimi anni è stato interessato da diversi interventi. Tra questi la ristrutturazione di Casa Soro, che diventerà un centro di aggregazione sociale la cui gestione sarà affidata a privati, e la realizzazione di viali pedonali e parchetti in cui correre e pattinare.
Giorgia Daga