I lavori della rete del gas al via entro dicembre e i primi allacci già dal 2013. Dopo undici anni dall'accordo per lo stanziamento dei fondi, il cantiere che porterà l'aria propanata (e in futuro il metano) nelle case dei selargini è pronto a muovere i primi passi.
Lo scorso giugno la Giunta ha approvato il progetto definitivo: i ritardi sono legati al fatto che lo posa delle condotte deve fare i conti con lo stesso intervento nei Comuni vicini: parallelamente la rete del gas sarà realizzata anche a Monserrato, Quartu, Quartucciu, Sinnai e Settimo San Pietro.
LE OPERE Due appalti distinti, ma vinti dalla stessa società, la Isgas che già gestisce il servizio nel capoluogo. Dal serbatoio di Pirri, l'aria propanata sarà distribuita praticamente in tutto l'hinterland. Per Selargius l'importo complessivo dell'investimento è di undici milioni di euro, finanziati al quaranta per cento dalla Regione e, per la restante parte, a carico del concessionario, che potrà gestire la rete per dodici anni e garantirsi un bacino d'utenza considerevole: circa diecimila allacci messi in conto tra il centro di Selargius e Su Planu.
IL SINDACO «La realizzazione della rete del gas», spiega il sindaco Gian Franco Cappai, «consentirà alle famiglie di realizzare notevoli risparmi sui consumi energetici. Notevoli benefici saranno tratti anche dalla pubblica amministrazione, costretta oggi a sostenere ingenti spese per l'alto costo della bolletta elettrica».
BOMBOLE ADDIO Grazie alla rete del gas i cittadini potranno dire addio a bombole, bomboloni, stufe elettriche e scaldabagni. Secondo le stime dei tecnici, il risparmio medio di una famiglia sarà di 603 euro all'anno. Rispetto al gasolio il taglio dei costi sarà del 14 per cento, 33 rispetto alle bombole, 25 per i serbatoi gpl e 51 per cento per la spesa ora necessaria per l'energia elettrica. Ulteriori risparmi saranno garantiti quando in Sardegna arriverà il metano dell'Algeria che prendere il posto dell'aria propanata.
IL BACINO Isgas ha già avviato i lavori negli altri cinque centri interessati che, consorziandosi, hanno dato vita al cosiddetto bacino trentatre. Sono previste trentaduemila utenze e duecentoquaranta chilometri di tubature. Attualmente i lavori sono in corso a Quartu, ma la rete sarà via via estesa fino a coprire l'intero hinterland. Per Selargius si prevede di chiudere i lavori in due anni. Ne serviranno tre, invece, per gli altri cinque centri. Ciò non vuol dire che bisognerà attendere tanto per usufruire dei benefici della rete del gas. «Man mano che la rete sarà realizzata», assicurano i tecnici, «potrà essere richiesta dai cittadini l'attivazione degli allacci. Nelle prime strade ciò sarà possibile già all'inizio del nuovo anno».
Giovanni Manca di Nissa