Comune di Selargius

Sale e lavoro a Molentargius

Da l'Unione Sarda di martedì 23 ottobre 2012 - Provincia di Cagliari 

Arrivano i finanziamenti per la tutela ambientale e per la stabilizzazione dei precari


Firmato l'accordo: dalla Regione 20 milioni di euro


Verso l'approvazione anche il Piano del parco. «Lo finiremo entro sei-otto mesi». Ma sui progetti sarebbe pronto anche il ricorso al Tar dell'Ordine degli Agronomi.


E pensare che adesso, senza nessun processo industriale e solo grazie al vento e al sole, Molentargius crea dal nulla circa 30 mila tonnellate all'anno di sale. Sale grezzo, che nel giro di poco tempo potrebbe essere trasformato in un prodotto di alta qualità e moltiplicarsi fino a 100-150 tonnellate. Il progetto della ripresa della raccolta è noto da tempo, ma ora grazie all'accordo di programma firmato ieri (da Regione, Provincia e Comuni di Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius) e soprattutto con i 20 milioni di euro stanziati da viale Trento potrà diventare realtà.

L'ACCORDO In realtà i programmi sono più complessi e lungimiranti: «L'obiettivo è la tutela ambientale del Parco e il suo utilizzo a fini turistici, sportivi e culturali. Si procederà quindi con la riqualificazione della zona e il risanamento del sistema creando le condizioni per implementare le attività produttive», ha spiegato il Governatore Ugo Cappellacci pochi minuti prima della firma di fronte ai cronisti e alle telecamere. Il risanamento ambientale sarà garantito dalla prima tranche di 15 milioni: i lavori riguarderanno l'area del Bellarosa maggiore, le vasche del Poetto e la piana di Is Arenas. Altri 5 milioni di euro saranno utilizzati per studiare la ripresa della produzione del sale e l'avvio «di attività turistiche, culturali e sportive».

SALE «Un progetto che arriva grazie al lavoro comune per salvare le risorse e che restituisce alla città, e agli altri territori, un sito che si è conservato con le sue architetture nel tempo. La ripresa della produzione del sale poi potrebbe assicurare importanti ricadute sotto il profilo economico», ha sottolineato il sindaco Massimo Zedda .

PRECARI L'assessore regionale all'Ambiente Giorgio Oppi ha garantito l'impegno per dare un lieto fine alla vicenda dei lavoratori precari del Parco: «Attualmente la pianta organica stabile conta tre unità a tempo indeterminato. Per sanare il problema dei precari oggi mettiamo a disposizione 800 mila euro per 15 dipendenti, mentre per altri 10 stiamo studiando una soluzione». C'è invece chi ha parlato di «una nuova pagina per la storia e promozione non solo del Parco, ma dell'intera area vasta», come il sindaco di Quartu Mauro Contini , intervenuto insieme ai colleghi di Selargius e Quartucciu. L'assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa è intervenuto in serata per sottolineare: «Nel corso di tutta la fase di preparazione che ha portato all'accordo c'è stato un clima di generale coesione tra Regione, Comuni interessati e Provincia per valorizzare un compendio naturalistico di straordinario valore che potrà avere importantissime ricadute per i territori interessati».

PIANO DEL PARCO Prima però bisognerà aspettare il varo del Piano del Parco, una sorta di Puc in miniatura che dirà cosa si può fare e cosa non si può. È in ballo dal 2006. «Prevediamo di presentarlo entro sei-otto mesi», ha detto ieri Contini. Ma Molentargius dovrà fare i conti anche con un altro intoppo: il ricorso al Tar contro il bando per la «valorizzazione e tutela» dell'area, già pubblicato e sospeso in attesa dell'accordo di programma firmato ieri. L'ordine degli Agronomi sostiene che nella progettazione degli interventi sia indispensabile la partecipazione un esperto iscritto al loro albo. «Presenteremo il ricorso in questi giorni», avverte il presidente Ettore Crobu . Il rischio è quello di un altro lungo stop.

Michele Ruffi

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