Il regalo di Natale è arrivato in anticipo per l'esercito di disoccupati di Selargius. Presto, per alcuni di loro, ci sarà la possibilità di un impiego, seppure a tempo determinato, che consentirà alle famiglie di tirare avanti. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato il progetto dei cantieri regionali per il 2012. Il finanziamento di 448 mila euro consentirà all'amministrazione di assumere chi non ha un impiego, per interventi che riguardano soprattutto la sistemazione e la manutenzione dei marciapiedi cittadini. Per ora si cercano tre muratori, quattro manovali e un geometra.
L'ASSESSORE «Per le assunzioni», spiega l'assessore all'Ambiente Emma Puddu, «attingeremo dalla lista delle povertà estreme e dall'ufficio di collocamento. I contratti saranno semestrali. Passati sei mesi si faranno nuove assunzioni. Questo per dare la possibilità di lavorare, anche se per un breve periodo, a più gente possibile».
Il progetto dei cantieri regionali, prevede che il settanta per cento del finanziamento sia destinato a manodopera per incentivare l'occupazione. Il resto per l'acquisto del materiale.
IL PROGETTO «Entro il 31 dicembre», aggiunge l'assessore, «approveremo il progetto definitivo. Cerchiamo di ridurre i tempi il più possibile, in modo da procedere subito con le assunzioni e da dare una mano di aiuto a chi ne ha bisogno».
Quest'anno i nuovi assunti si dovranno occupare della messa a nuovo dei marciapiedi nei diversi quartieri della città.
«In alcuni», dice ancora Puddu, «la pavimentazione è ormai vecchia ed è necessario procedere con un intervento di ripristino».
Secondo i dati del centro circoscrizionale per l'impiego, oggi a Selargius i disoccupati sono seimila: a questa cifra bisogna aggiungere le persone che, anche se non hanno un lavoro, non si iscrivono alle liste di collocamento. Paradossalmente se si fa un raffronto con l'anno scorso la situazione sembra addirittura migliorata: rispetto al 2011, nel 2012 Selargius risulta avere cinquecento disoccupati in meno. Ma, come aveva spiegato il sindaco Gian Franco Cappai: «La diminuzione del numero dei disoccupati nasce piuttosto dal fatto che ci sono molti giovani, talmente sfiduciati, che ormai il lavoro non lo cercano nemmeno più».
Giorgia Daga