Anche Selargius nelle Zone franche urbane. La riconversione in legge del decreto Crescita bis , con il quale il Governo ha riproposto l'istituzione di aree di dimensione minima prestabilita, dove concentrare programmi di defiscalizzazione a favore di piccole e medie imprese, ha provocato un "ripescaggio" anche di Selargius, inizialmente esclusa. Attraverso la riduzione o l'eliminazione di imposte e dei contributi previdenziali per i dipendenti, si potrà dare nuovo impulso alle produzioni, all'industria, al commercio, ai servizi e alle esportazioni. Sono previste esenzioni dalle imposte sui redditi, sull'Ici e sull'Irap. In misura più circoscritta, ci saranno agevolazioni anche per le attività già esistenti.

Alla fine è stato premiato il progetto presentato dalla Giunta nel 2008 dove come Zone franche erano state individuate la zona industriale di Terr'e Forru e poi quella dei palazzoni popolari di via Lussu in zona Paluna-Canelles e quella di Bi'e Palma che , all'epoca, raggruppavano una popolazione di oltre ottomila abitanti con un tasso di disoccupazione di oltre il venti per cento. «La proposta progettuale del 2008», ha spiegato il sindaco Gian Franco Cappai, «è tesa a incentivare e sostenere le imprese insediate nel territorio e nello stesso tempo a favorire la nascita di nuove iniziative e inoltre a stimolare e sostenere la creazione di reti tra le imprese, anche favorendo la nascita di consorzi». Quanto agli interventi socio-assistenziali è prevista una gamma di servizi ad ampio raggio: dagli asili nido alla gestione dei centri di aggregazione. «Sono attesi indubbi benefici sull'ormai statico sistema economico selargino», aggiunge Cappai, «e vantaggi sul piano dell'integrazione sociale, della sperimentazione di nuovi metodi di gestione, dell'accessibilità ai servizi e del miglioramento della viabilità».