In attesa del trasferimento nell'ex polveriera dell'osservatorio astronomico di Poggio dei Pini, il Campus della scienza, della tecnica e dell'ambiente realizzato in località Cuccuru Angius (a ridosso della statale 387) si arricchisce di un altro tassello. Il Comune ha completato l'installazione della cupola didattica, che sarà in grado di riprodurre digitalmente la visione del telescopio e che permetterà di vedere in modo più veloce e dettagliato gli astri. Si tratta di un semicerchio di cinque metri di diametro, all'interno del quale è sistemato il cannocchiale. I lavori sono stati eseguiti da una ditta di Venezia, e si sono conclusi in tempi rapidi. Continua, invece, l'intervento per la sistemazione della casa del custode: fungerà da guardiania e da centro di smistamento del traffico.
«L'osservatorio astronomico», assicura l'assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Canetto, «ha avuto il via libero definitivo per il trasloco che dovrebbe avvenire entro marzo. Inoltre abbiamo effettuato un sopralluogo nell'area circostante che nei prossimi giorni sarà completamente ripulita». Il Comune ha già ottenuto anche un finanziamento (circa sette milioni di euro) per il secondo corpo dove troveranno spazio aule didattiche, laboratori e un piccolo anfiteatro incavato tra le rocce.
L'area che ospitava le ex casermette ha cambiato completamente volto. Oltre al Planetarium, troveranno spazio laboratori ultratecnologici dove eseguire sperimentazioni e il museo dell'astronomia. All''Istituto nazionale di astrofisica spetterà l'installazione della grande cupola mobile per l'osservatorio astronomico. Il Campus è un'opera da undici milioni di euro, finanziata per la gran parte con fondi europei, a cui si sono aggiunti i fondi regionali e comunali. Ad ottenere i finanziamenti nel 2003 era stata la giunta Sau, poi il sindaco Gian Franco Cappai aveva sbloccato il progetto e dato il via all'intervento. Una serie di intoppi burocratici aveva messo a rischio i finanziamenti.
Giorgia Daga