Comune di Selargius

Strage di cani a Santa Rosa

Da l'Unione Sarda di martedì 12 febbraio 2013 - Provincia di Cagliari 

 
 

SELARGIUS. La protesta dei residenti nelle case sparse che li avevano adottati

Uccisi a fucilate esplose a distanza ravvicinata

 
Adesso è davvero strage. A soccombere, sotto i colpi di un fucile caricato a pallini, è stato un grosso cane, un meticcio nero pezzato di rosso le cui caratteristiche raccontano di un incrocio con un dobermann e chissà quale altra razza. Una bestia mansueta, assolutamente tranquilla. Tutt'altro che feroce. Così la descrivono i residenti delle case sparse di Santa Rosa, un vasto appezzamento di terreno lungo la statale 387 che porta verso Dolianova. Un'area che ricade nella giurisdizione di Selargius, abitata da diverse famiglie. Sono stati alcuni residenti, ieri mattina, a trovare l'ultima vittima dei fucilieri. La rosa del piombi gli era stata esplosa contro a distanza ravvicinata. Un colpo mortale sul collo che non gli ha dato scampo.
LA SCOPERTA Luigi Sassu, che quella povera bestia ben conosceva e che più volte aveva sfamato, ha trovato la carcassa riversa su uno stradello tra i campi, in una pozza di sangue. «È il terzo cane ammazzato in pochissimo tempo. Il primo a morire sotto i colpi di un fucile era stato un maremmano, poi è toccato all'husky. Resta soltanto un setterino meticcio». È ancora lì, a Santa Rosa, e in questi giorni non ha smesso un attimo di vegliare il cane ucciso.
Ieri Sassu ha raggiunto la caserma dei carabinieri per presentare una denuncia contro ignoti. E subito dopo è stato il maresciallo dell'Arma a raggiungere Santa Rosa per un sopralluogo.
I COLPEVOLI Sarà difficile, se non impossibile riuscire a risalire ai responsabili del massacro. Il sospetto è che ad uccidere i tre cani senza dimora e senza padrone, comunque seguiti e assistiti dai proprietari delle case sparse di santa Rosa, siano state persone che in quella zona di certo non abitano ma quella zona frequentano magari di notte per riuscire a mettere a segno qualche furto nelle abitazioni di campagna. Ladri, insomma, che con la loro presenza inopportuna durante le ore di buio sono magari stati costretti a far marcia indietro proprio per colpa di questi vigilanti a quattro zampe.
CHIASSOSI I tre animali uccisi a fucilate probabilmente hanno avuto una sola colpa, quella di difendere il territorio, abbaiare insistentemente al passaggio di qualche auto che magari non conoscevano. Macchine non dei residenti ma di visitatori inopportuni. Un sospetto, naturalmente. Soltanto un'ipotesi che però sta prendendo corpo insistentemente. Per liberare Santa Rosa dai cani-guardiani non restava che sbarazzarsene. Un colpo di doppietta e via. Prima uno, poi l'altro e l'altro ancora. Fino a liberare completamente, o quasi, il rione delle case sparse dai chiassosi cani. Magari adesso i responsabili della strage scorrazzeranno indisturbati. In piena notte, senza essere costretti ad allontanarsi da una zona di campagna troppo affollata di cani da guardia senza padrone.
Andrea Piras

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