Comune di Selargius

«Il commercio è in agonia»

 

Da l'Unione Sarda di venerdì 26 aprile 2013 - Provincia di Cagliari 

                

SELARGIUS. Dopo cinque mesi i 12 soci costretti ad alzare bandiera bianca

«Il commercio è in agonia»

In difficoltà il consorzio tra negozianti del centro

Il 2012 è stato un anno nero per il commercio nel centro di Selargius tra le vie Roma, San Martino, San Nicolò e Manin. Hanno abbassato le serrande ventiquattro attività.

Erano partiti con entusiasmo e buona volontà. Tutti uniti per rivitalizzare il commercio e animare le strade con spettacoli e iniziative. Invece, dopo appena cinque mesi, i dodici soci del centro commerciale naturale, sono già in grande difficoltà. Il consorzio è in agonia, vinto dalla crisi sempre più preoccupante. Nel centro di Selargius i negozi continuano a chiudere uno dopo l'altro e cercare di risollevare le sorti di un settore ormai al collasso, non è facile. «Siamo in grande difficoltà», ammette il presidente del centro commerciale naturale Roberto Gaviano, titolare di un'agenzia di assicurazioni in via Istria. «I soci non hanno disponibilità economiche per pagare le quote e mettere su qualche iniziativa. Abbiamo cercato di mettere insieme qualche idea, ma senza fondi non si può fare niente».

LE DIFFICOLTÀ E LA CRISI Il centro commerciale naturale è nato sulle ceneri del vecchio, disintegrato dalle difficoltà e dalla crisi. I soci sono passati da trentatré a dodici e Gaviano è subentrato all'ex presidente Riccardo Antinori, titolare di un bar caffè in via Istria. L'intenzione era di organizzare una rassegna di spettacoli già nel periodo natalizio, ma il piano era tramontato per la mancanza di tempo e di soldi. Nemmeno a carnevale e niente nei prossimi mesi. «Cerchiamo comunque di andare avanti», aggiunge Gaviano, «nei prossimi giorni avrò un incontro con i vertici di Confesercenti per capire se si può fare qualcosa, senza spendere tanto. Le cose sono peggiorate: il Comune ha realizzato nuovi parcheggi ma senza disco orario così non c'è un ricambio e i clienti non trovano mai posti liberi».

SERRANDE ABBASSATE Lo specchio della crisi sono le serrande abbassate una dopo l'altra nelle vie dello shopping. Nella centralissima via Trieste, Mariangela Congia, la titolare della cartoleria San Benedetto, è costretta ad arrendersi dopo appena cinque mesi. «Abbiamo aperto con grande entusiasmo, convinti di fare bene, invece è stato un disastro», racconta la commerciante che ieri mattina alle 11 non aveva ancora stampato nemmeno uno scontrino. «Non ci sono clienti e non riusciamo a coprire i costi dell'affitto (1500 euro al mese)». L'apertura a novembre, i primi segni che qualcosa non andava, già qualche settimana dopo. In questi giorni nelle vetrine l'avviso della cessazione dell'attività, accompagnata dai cartelli di vendita promozionale con sconti dal 20 al 50 per cento.

COSTRETTI A CHIUDERE «Neanche a Natale siamo riusciti a mandare avanti la baracca», prosegue la titolare, «così adesso a maggio chiudiamo. Basta, non ce la facciamo più: l'attività sparisce, non tenteremo di aprire in nessun altro posto». Anche il 2012 è stato un anno nero per il commercio nel centro di Selargius tra le vie Roma, San Martino, San Nicolò e Manin. Da gennaio a dicembre hanno abbassato le serrande ventiquattro attività commerciali.

Giorgia Daga

 

Selargius Stemma
  Comune di Selargius