Comune di Selargius

«Sgravi fiscali anticrisi»

 

Da l'Unione Sarda di giovedì 23 maggio 2013 - Provincia di Cagliari 

                

SELARGIUS. Dall'anno scorso a oggi sparite decine di attività commerciali

«Sgravi fiscali anticrisi»

Piano della Giunta contro la chiusura dei negozi

È stato approvato un regolamento salva imprese che prevede agevolazioni e sgravi fiscali per incentivare l'apertura di nuove attività nell'artigianato locale.

I dati non sono confortanti. Nel 2012 nel centro di Selargius hanno abbassato le serrande ventiquattro attività commerciali. Altre hanno chiuso i battenti nei primi mesi del 2013 e non va meglio nella zona industriale dove le imprese, soprattutto nel campo dell'edilizia, continuano a crollare una dopo l'altra. Per cercare di risollevare le sorti di un commercio ormai al collasso, il Consiglio comunale ha approvato un regolamento salva imprese che prevede agevolazioni e sgravi fiscali. Lo scopo è incentivare l'apertura di nuove attività, soprattutto nell'artigianato e nel commercio di prodotti dell'artigianato locale, in particolare nel centro storico, nella zona industriale e nel quartiere di Su Planu.

L'INIZIATIVA Il regolamento prevede che chiunque aprirà questo tipo di attività potrà avere diritto - rispettando tutti gli obblighi amministrativi, previdenziali e assicurativi - al rimborso della metà dei tributi locali che pagheranno per i primi tre anni d'attività, con un limite annuo di mille euro. Il tutto compatibilmente con le risorse finanziarie che il Comune riuscirà a dedicare a questi incentivi nei bilanci dei prossimi esercizi finanziari. Impresari e artigiani dovranno però anticipare il pagamento delle tasse: dell'Imu, della Tares, dell'imposta di pubblicità e dei diritti delle pubbliche affissioni per poi chiedere il rimborso entro il 30 aprile dell'anno successivo. Non potrà accedere a queste agevolazioni chi abbia contenziosi aperti con l'amministrazione o non sia in regola con il pagamento dei tributi.

IL SINDACO «In questo modo», spiega il sindaco Gian Franco Cappai, «il Comune intende incoraggiare l'utilizzo dei numerosi locali oggi inutilizzati favorendo il recupero di attività artigianali e commerciali di nicchia che valorizzino e arricchiscano il tessuto economico locale». Chi vuole approfittare di questa opportunità può rivolgersi agli uffici municipali, dove otterrà tutte le informazioni.

LE CHIUSURE Il periodo per il commercio cittadino non è certo dei migliori. Tra le ventiquattro attività che hanno chiuso i battenti nel 2012 c'è di tutto: parafarmacie, negozi di elettronica, una rivendita di dvd, una di oggettistica, una bottega e un ferramenta, una rivendita di bombole, un mini market in via Salvemini, un negozio di alimentari in via San Nicolò e ancora bar e ristoranti in centro e in periferia. Si aggiunge l'agonia delle piccole botteghe, che hanno dovuto cedere il passo ai grandi centri commerciali. In via Trieste una cartoleria ha resistito appena cinque mesi: prima l'apertura con i migliori propostiti in una via centralissima della città, poi la crisi e la necessità di chiudere. Le difficoltà hanno spazzato via anche tantissimi falegnami, un tempo tra le risorse principali di Selargius.

Giorgia Daga

 

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