Mercoledì 20 Aprile alle 18:00 si terrà, nell’Aula Consiliare del Comune di Selargius, una conferenza per rievocare la sommossa popolare selargina del 1779. Il convegno, organizzato dal Gruppo Archeologico Selargino con il patrocinio del Comune di Selargius e dell’Assessorato alla Cultura, cade in occasione del 232° anniversario dei moti popolari che, il 19 e 20 Aprile del 1779, portarono in piazza 300 capi famiglia per protestare contro l’imposizione di una nuova tassa. I dati relativi all’episodio storico sono stati scoperti nell’archivio di stato nel 2003. Due anni più tardi i Sig.ri Carlo Desogus e Luigi Suergiu, del Gruppo Archeologico Selargino, hanno pubblicato un volume interamente dedicato all’argomento, presentando contestualmente tutta la documentazione in loro possesso al Comune di Selargius. L’accadimento storico, infatti, è particolarmente interessante in quanto testimonia il carattere fiero ed indipendente che da sempre contraddistingue i selargini. Nel lontano 1779 la popolazione, esasperata dalla carestia in atto, si rifiutò di pagare lo stipendio al censore del Monte Granatico e scese in piazza per manifestare il proprio disappunto nei confronti del Censore, del Sindaco e del Vicario dell’epoca. Questi ultimi costituivano la Giunta Amministrativa del Monte Granatico, pertanto la rabbia dei cittadini si concentrò su di loro. La situazione precipitò quando i selargini si recarono a casa del Sindaco, minacciandolo di morte e prelevandolo forzatamente dalla sua abitazione per condurlo alla croce di marmo, dove passava il sentiero che conduceva a Cagliari. Proprio in quel luogo, infatti, era atteso il Segretario del Monte Granatico, che avrebbe dovuto portare buone notizie. Invece, al suo posto, il Vicerè, Francesco Lascaris, inviò i suoi dragoni per punire la popolazione che aveva osato ribellarsi contro il nuovo balzello. Fu così che i quattro principali protagonisti della rivolta popolare vennero puniti in modo esemplare: dopo essere stati sottoposti alla fustigazione pubblica - i cosiddetti “acciottus” – Antonio Vincenzo Melis, Baldassarre Melis, Vito Pili e Antonio Collu Ulloni furono condannati a remare sulle galere, rispettivamente, il primo per 10 anni e gli altri tre per 7 anni.
La cittadinanza è invitata nell’Aula Consiliare per assistere alla rievocazione dell’importante accadimento storico. Interverranno il Sindaco, Gian Franco Cappai, l’Assessore alla Cultura, Andrea Delpin, ed il Presidente del Gruppo Archeologico Selargino, Bruno Cocco. I relatori saranno Federica Contu, Luigi Suergiu, Gianni Orrù, e Carlo Desogus.